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Stato dell’arte

La motivazione fondamentale che ha spinto i partner del GOI ad intraprendere il progetto risiede nella forte problematica legata agli oltre 660 impianti di Biogas situati nella Pianura Padana per lo smaltimento dei reflui semiliquidi contenenti ammoniaca provenienti dalla digestione anaerobica (digestato), in particolari per quelli in area D.O.P. in cui si produce Parmigiano Reggiano, che presentano il rischio di arricchimento con spore di Clostridi, incluse specie dannose per l’industria casearia come Clostridium tyrobutyricum, agente del gonfiore tardivo dei formaggi. Per questa ragione il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha imposto alla Regione Emilia Romagna (l’adozione della DAL n.51/2011), la non idoneità all’installazione di impianti di biogas nel territorio individuato quale comprensorio di produzione del formaggio “Parmigiano-Reggiano”, qualora gli impianti utilizzino silo mais o altre essenze vegetali insilate.

Ad oggi le soluzioni proposte consistono nell’adozione di apparecchiature per separare fisicamente la frazione solida del digestato da quella liquida oppure l’essiccazione in tunnel a tappeti mobili, riscaldati con i gas di scarico del motore a scoppio. I vapori saturi di ammoniaca vengono poi convogliati in una torre di stripping a caldo dove l’ammoniaca viene catturata da acido solforico ad alta concentrazione (50%) nebulizzato. Questo tipo di impianti non ha tuttavia trovato grande diffusione.

Il progetto mira ad azzerare i volumi dei flussi di sostanze reflue da smaltire provenienti da impianti biogas, convertendole in materie prime secondarie che possono essere utilizzate in nuovi cicli economici o re-immesse nell’ambiente senza problemi ambientali e costi di smaltimento, minimizzando il volume dei prodotti e valorizzando le sostanze utili in esso contenute, senza la richiesta di ulteriori apporti energetici e con un bilancio negativo di emissioni di gas serra.

Per raggiungere tale obiettivo si intende sperimentare un processo innovativo con l’ausilio sinergico di due impianti prototipali aventi caratteristiche innovative brevettate.